lunedì 4 agosto 2014

LAMP su Centos 7

Mi sono trovato a dover sostituire un server basato su una obsoleta Ubuntu server che era stato bucato e dato l'uso professionale ho cercato di installare un sistema di impostazione piu' seria con un supporto di sicurezza prolungato nel tempo.



Nonostante non lavori su RedHat dal lontano 2004 ho voluto provare CentOS 7 nella speranza di aver un sistema solido (sicuramente la politica di partire da una installazione minimale con tutti i servizi da abilitare e le porte del firewall da aprire a mano ti rende consapevole di cio' che stai facendo). Questa scelta la ho pagata perche' alcuni aspetti di CentOS sono piuttosto peculiari (per esempio lanciare il comando ifoconfig ed avere a che fare con il nuovo firewall basato su firewall-cmd al posto di iptabls)..in ogni caso nel giro di un paio di ore il sistema era in linea

Dopo l'installazione minimale ho controllato la configurazione della rete con
/usr/sbin/ifconfig (non ifconfig, si deve richiamare tutto il path)

per installare i servizi base si usa
yum -y install httpd (per apache)
yum -y install mariadb-server mariadb (per mysql)


si installa php e qualche modulo
yum install php php-mysql php-gd php-pear -y

a questo punto per fare in modo che il servizio http si riavvi al prossimo reboot si deve specificare enable
systemctl enable httpd.service

La porta 80 e' chiusa di default e deve essere abilitata esplcitamente. Per rendere la modifica alle regole del firewalle permanente si deve usare lo switch permanent
firewall-cmd --permanent --add-service=http

Poi si abilita Mysql (solo il pacchetto si chiama MariaDb, i comandi sono i classici mysql)
systemctl enable mariadb.service
e si configura la password di root del server Sql
mysql_secure_installation 

per installa PhpMyAdmin si devono aggiungere i repository di rpmforge con il seguente comando
rpm -Uvh http://fedora.mirrors.romtelecom.ro/pub/epel/beta/7/x86_64/epel-release-7-0.2.noarch.rpm
e poi installare phpMyAdmin
yum install phpmyadmin

sempre con il concetto di chiusura la pagina di phpmyadmin e' di default visibile al solo localhost. Si deve quindi editare il file 
nano /etc/httpd/conf.d/phpMyAdmin.conf
per permettere l'accesso ad altre macchine


yum install net-tools (netstat)
yum install ntfs-3g  (per il supporto ad ntfs)
yum install mc (midnight commander)

mercoledì 30 luglio 2014

Powerbook 150

Ho aspettato 7 anni prima di poter aggiungere questo calcolatore alla mia collezione ma ne e' valsa la pena.
La macchina e' completamente funzionante (per quanto lo possa essere una macchina vecchia 20 anni) e monta un glorioso System 7.1.1 con ben 4 Mb di ram





Insieme al computer mi e' stata donata anche la scheda di conversione Ethernet




martedì 29 luglio 2014

Eclipse ADT su Mac Os X 10.9

Mi sono trovato a dover spostare parte dello sviluppo su una macchina Mac ed ho provato ad installare Eclipse ADT per la parte Android

Al momento di aprire i progetti (gia' funzionanti su altra macchina) mi sono trovato un segno esclamativo su ogni progetto con l'errore

JRE System Library, I can't find the 1.7 (there is only option for it : JavaSE-1.7 (unbound)

Dopo un po' di ricerche ho visto che oltre ad installare la JRE si deve andare in Preferenze (Mela+virgola), Preferenze (Properties), Java, Installed JRE ed inserire il path

/Library/Java/JavaVirtualMachines/jdk1.7.0_65.jdk/Contents/Home



giovedì 24 luglio 2014

Actionbar su Android

Agli albori di Android era presente un tasto fisico di menu assieme agli attuali tre pulsante in fondo allo schermo. Dalla versione 3 questo e' stato superato dalla ActionBar, una sorta di menu che si trova nella parte alta dello schermo in prossimita' del nome dell'applicazione (indicata dai tre quadratini sovrapposti)






per popolare questo componente si edita il file xml che ha lo stesso nome della Activity e che si trova nelle risorse del progetto (normalmente e' /res/menu/main.xml)

per generare l'esempio mostrato nella figura soprastante
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<menu xmlns:android="http://schemas.android.com/apk/res/android"
    xmlns:app="http://schemas.android.com/apk/res-auto"
    xmlns:tools="http://schemas.android.com/tools"
    tools:context="com.luca.innocenti.ibea2.MainActivity" >
    <item android:id="@+id/it" android:title="@string/it" android:checked="true" android:checkable="true"></item>
    <item android:id="@+id/uk" android:title="@string/uk" android:checked="false" android:checkable="true"></item>
</menu>
--------------------------------------------------------------------------------

Per rendere interattivo il menu si agisce sulla funzione onOptionItemSelected
In questo caso si eliminano prima tutti i segni di spunta, poi viene settata la variabile della lingua, aggiunge il segno di spunta al menu premuto e si mostra un toast
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@Override
public boolean onOptionsItemSelected(MenuItem item) {
int id = item.getItemId();
menu.getItem(0).setChecked(false);
menu.getItem(1).setChecked(false);

switch(id){
case R.id.it:
lingua  = 1;
Toast.makeText(getApplicationContext(), "Adesso impostato in italiano", Toast.LENGTH_SHORT).show();
 if(item.isCheckable()) {
           item.setChecked(!item.isChecked());
       }
break;
case R.id.uk:
lingua = 2;
Toast.makeText(getApplicationContext(), "Now Set in english", Toast.LENGTH_SHORT).show();
 if(item.isCheckable()) {
           item.setChecked(!item.isChecked());
       }
   
break;
}
return super.onOptionsItemSelected(item);
}
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Di seguito un breve filmato per vedere come funziona il menu appena impostato



mercoledì 23 luglio 2014

A volte ritornano (Clone S4)

A volte ritornano e non sono proprio sani....

Avevo gia' avuto per le mani questo clone di Samsung S4 ed adesso mi e' stato regalato. Il motivo e' chiaramente spiegato dalla foto sottostante


a dispetto delle condizioni del vetro il telefono funziona diciamo al 95% delle proprie possibilita'
L'unica cosa che e' veramente impossibile da fare e' trascinare in quanto si incontra quasi sempre qualche cricca del vetro e il digitizer interpreta come se si sia staccato il dito


Debian su Promox all'interno di Virtualbox

Prima di passare ad una macchina vera (un bare metal da 16 Giga di ram e 4 processori) ho voluto provare Proxmox su VirtualBox (su un MacBook con 8 Giga di Ram installati)

Le specifiche per Virtualbox sono
1) mettere la scheda virtuale in bridge
2) massimizzare la ram alla macchina virtuale Proxmox
3) massimizzare i processori alla macchina virtuale
4) fregarsene del video ovvero impostazioni minime

A questo punto si lancia l'installazione che inizia con l'EULA

installazione del sistema

Alla fine dell'installazione la macchina e' raggingibile in https sulla porta 8006
ma ovviamente si ha anche un accesso di shell

A questo punto punto si puo' iniziare a montare una nuova macchina virutale con il pulsante Create VM

Internet WayBack Machine


Ho lavorato per circa quattro mesi al sito www.geo.unifi.it nel 2003 e pansavo di aver perso tutto il lavoro quando il nuovo sistemista e' passato ad una nuova piattaforma ed ha rimosso tutte le precedenti pagine

con un po' di sorpresa tramite il sito archive.org/web e' possibile riavere delle fotografie di vari
Anche questo blog e' stato registrato un paio di volte.
Ancora una volta la rete nasconde ma non cancella

Debugger integrato ESP32S3

Aggiornamento In realta' il Jtag USB funziona anche sui moduli cinesi Il problema risiede  nell'ID USB della porta Jtag. Nel modulo...