Avevo gia' messo in dual boot MacOs X con Ubuntu su un MacBook qualche anno fa ma non mi ero appuntato la procedura e cosi' ho dovuto reimparare da capo..questa volta scrivo qui i passi.
Il Mac parte tranquillamente da una normale Ubuntu Live 16.04.03 mettendo la penna USB e premendo il tasto Option al boot.
Invece di fare partire l'installer ho lanciato GParted (che e' compreso nella live) per ridurre la dimensione della partizione OSX e lasciare posto a Ubuntu creando le due partizioni di root e di swap. A questo punto si lancia l'installer e fa tutto in automatico...anche troppo...infatti quando ho visto che installava Grub senza chiedermi niente ho capito di essere nei guai.
Al riavvio successivo infatti e' partita in automatico Ubuntu senza possibilita' di scegliere Linux...attimo di panico e riavvio premendo il tasto Option ha fatto vedere la partizione MacOsx
E' arrivato il momento di aggiungere rEFInd, il boot manager, ma prima dovevo disabilitare SIP (crutil disable), operazione di effettua dalla modalita' Recovery di Mac....tranne per il fatto che il computer non ne voleva sapere di Command+R. Ho scoperto dopo un po' di prove che priva dovevo selezionare la partizione Mac con Option e poi dare Command+R per entrare in Recovery
Fatto cio' ed montato rEFInd l'ultimo problema e' stato quello di configurare la scheda WiFi di Ubuntu con
Cardboard SDK for Unity
Dopo aver installato Unity si lancia l'applicazione creando un nuovo progetto.
Si cancella dal progetto la camera di default e si scarica lo Unity Package dell' SDK Cardboard.
Una volta effettuato il download, tenendo aperto Unity, si fa doppio click sullo Unity package e si attiva l'importazione. Si importa tutto tranne il ramo Legacy
A questo punto da Assets/Cardboard/Prefabs si trascina sulla Hierarchy il componente Carboard Main per creare nel progetto la camera stereoscopica per Cardboard
Importare Modelli 3D
Si trascina il modello 3d (in formato 3DS o FBX) dentro la cartella Assets
Si scala il modello
Si crea una nuova cartella Texture dentro Assets e si copiano le texture trascinandole
a questo punto si deve collegare il modello 3d alla texture
si deve modificare lo Shader portandolo da Standard a Legacy Shader/Bumped Diffuse
si aprono due finestre Base e NormalMap. Si devono trascinare le due immagini (Base e' la pelle del modello mentre NormalMap e' la mappa delle normali dei vettori dei modello e di solito si mostra come immagine azzurra o nera)
Joystick XBox 360 USB su Mac e Unity
Un altro problema con cui mi sono dovuto confrontare e' stato quello di interfacciare il Joystick Microsoft XBox 360 USB su Mac con Unity
Per prima cosa si deve installare il driver prelevandolo da questo indirizzo
In seguito si deve aggiungere al progetto XBoxCtrlInput
Interazione utente
Per aggiungere l'interazione utente devono essere definiti gli script collegati con i GameObject. Cio' si fa cliccando un oggetto in Hierarchy e poi andando su Inspector ed Add Component/New Script in C#
per esempio per muovere la camera i pulsanti A,B,X ed Y del mouse si puo' aggiungere questo script
Per finire si deve mandare in esecuzione su Android usando il comando Build&Run.
Per compilare un progetto verso Android e' necessario il solo Android SDK e Unity fa tutto per conto suo.
Su IOS invece Unity crea solo un progetto ma non lo compila, deve essere compilato separatamente all'interno XCode (con la versione attulamente in uso non sono riuscito a compilare su XCode per un errore nelle impostazioni del progetto)
Un portatile Mac e' stato vittima di un incidente stradale (e' caduto da una moto in corsa ed e' stato schiaccciato da diverse macchine)...ovviamente il display e' stato immediatamente distrutto ma i pezzi interni al case unibody (rivelatosi molto resistente) ne sono usciti sostanzialmente integri
dato che ormai erano sostanzialmente inutilizzabili, se non come parti di ricambio, me li hanno prestati per vedere se era possibile ricostruire un pc Mac funzionante
In sostanza i pezzi recuperati sono stati la scheda madre, la matrice della tastiera, la flat dell'hard disk (il disco originario SSD e' stato subito cannibalizzato), il trackpad e l'altoparlante di sinistra con relativa flat
la scheda e' all'interno della scatola bianca al di sotto della tastiera
i pezzi sono stati racchiusi tra due pezzi di legno (case artiginale), il segnale video e' stato preso dalla thunderbolt mediante un adattore, e' stato inserito un hard disk tradizionale ed e' stata collegata una tastiera/mouse della Logitech sulla porta usb (purtroppo iil modulo wifi/bluetooth del portatile erano alloggiati in uno spigolo del case e mi sono arrivati).. il trackpad non e' stato montato
E' da notare che oltre alla tastiera USB ho dovuto montare anche la tastiera originale (o meglio quello che ne rimane) perche' il pulsante di accensione del Mac (un diaframma a bolla) e' presente solo sulla tastiera
Una volta finito il montaggio e' stato il momento di preparare il disco per installare Mac Os X.
Per fare cio' da App Store si deve scaricare l'installer di Yosemite. Dopo 5 e passa gigabyte si apre in automatico l'installer ma non si deve fare niente. L'installer si autocancella per cui e' consigliabile copiarlo dalla cartella Applicazioni per esempio su Desktop per poterlo usare se qualcosa va male. Senza chiudere l'installer si deve usare DiskMakerX4b4 ed un pen drive USB da 8 Gb per creare una unita' di avvio
Messi insieme tutti i pezzi e' partita l'installazione che e' andata a buon fine
Come si vede la scheda madre apparteneva ad un MacBook Pro 5,5 (13 pollici mid 2009) A1278
L'unico appunto e' che il sistema dopo aver effettuato lo shutdown deve essere disconnesso dal connettore magsafe per poi potersi riavviare
Dovendo scambiare qualche tera di dati tra una macchina Linux ed un Mac Os X Server 10.9 ho provato a lanciare un rsync al posto di un piu' comune scp
Il primo problema individuato e' stato che su Linux era installata una versione 3.1.1 di rsync mentre su Mac era presenta una vetusta 2.6.9 (rilasciata nel 2006!!!). Cioe' creava conflitto nella trasmissione dei dati
Grazie al progetto Rudix e' stato possibile installare la versione piu' recente e rendere compatibili nel numero di versione la parte Linux e Mac
Rilanciato lo scambio dati, questo e' iniziato ma non riusciva a copiare alcuni file perche' la codifica dei caratteri del nome file era in UTF-8 multibyte (caratteri speciali in particolar modo lettere accentate)
Uno dei suggerimenti trovati su Internet era quello di definire lo switch
--iconv=utf8,latin1
ma all'atto pratico non ha funzionato (alcuni utenti riportano che sia un problema specifico dello scambio da Linux a Mac
Ha invece avuto successo effettuare prima una conversione dei nomi prima di rsync con il comando
convmv -f latin1 -t utf8 --notest file_name
(l'ultimo switch e' quello che rende operativo il cambio di codifica, senza questo viene solo effettuata una simulazione)
Ieri mi sono trovato per la prima volta a fare una migrazione di dati ed impostazioni tra un vecchio MacBook A1286 verso un nuovo A1278. Considerando che entrambi i sistemi montano 10.10 e che disponevo di un backup di Time Machine, ho sfoderato Assistente di Migrazione ed ho aspettato un paio di ore
Al termine della barra ho visto che l'indicatore era bloccato sulla scritta "Due minuti al termine"; fiducioso ho lasciato che il computer continuasse ma dopo altre due ore era tutto bloccato ed il led del disco esterno mi segnalava che non era piu' il caso di aspettare perche' non c'era attivita' di trasferimento dati
Riacceso il computer ho trovato che era stato creato il nuovo utente ma all'interno del profilo non c'erano le impostazione personalizzate e nemmeno i dati. Ma cosa aveva fatto per tutto il tempo il calcolatore?? Dopo un controllo sullo spazio disco era chiaro che i dati erano stati copiati da qualche parte ma non erano accessibili in modo semplice. Da terminale ho quindi cercato i file piu' grandi di 500 Mb (nelle cartelle copiate c'erano dei video)
Mandando un find su tutto il disco
sudo find / -type f -size +500M
i file sono stati effettivamente copiati in una directory temporanea /private/var/folders (piu' caratteri casuali)
Dopo tre prove fallite di Assistente di Migrazione la soluzione e' stata quella di cancellare tutti i file presenti e copiare a mano tutto quanto dal Finder (....just works :<<<)
Per ricorda un po' i vecchi tempi un po' di giochi con l'emulatore per computer Apple della serie 68000 e PowerPC.
Per motivi legali per poter far funzionare l'emulatore (visto che deve essere utilizzato il file ROM) si deve possedere il calcolatore originale ma vista la mia collezione di Apple che parte dal 512K e finisce ad un MacMini G4 non credo che ci siano problemi
L'emulatore piu' completo da usare e' Basilisk che, su Debian, si installa semplicemente con il comando
apt-get install basilisk2
a questo punto si devono inserire i file ROM (che si scaricano in modo piu' o meno legale da Internet o, avendo l'hardware funzionante, possono essere estratti direttamente). Basilisk gestisce ROM fino ai modelli Quadra
Successivamente si deve avere a disposizione il sistema operativo. Fino a qualche tempo fa Apple metteva a disposizione in download gratuito i System da 6 fino a 7.5.5. (attualmente la pagina non funziona piu' ma qualche anno fa mi ero salvato le immagini dei dischetti)...sempre su Internet si trovano le immagini dei System 8 e 9 ma, essendo tuttora coperti da licenza, si deve aver comprato la licenza per poterli usare
A questo punto si e' pronti. Lanciando il comando BasiliskII (attenzione alla maiuscola iniziale) compare la GUI di configurazione
Per il monitor si puo' scegliere fino a 1024x768 ma i primi monitor di Mac erano 512x342.
Per la memoria e' necessario settare almeno 12 Mb per System 8
Per la Rom si deve settare quella disponibile sotto Memory/Misc
Nei Volumes si deve creare un disco vuoto (diciamo di 20 Mb perche' i primi Mac avevano queso taglio di disco fisso) e l'immagine del System
Pronti per lo Start
Una volta avviato compare prima l'Happy Mac, seguito dalla richiesta di formattazione del disco fisso..si puo' procedere. Terminata questa fase si conclude quindi con l'installazione del System
Terminata l'installazione si puo' fare lo shutdown ed eliminare il Volume dell'immagine del System in modo da effettuare il boot dal disco fisso
Attenzione: non sono riuscito a far partire l'emulatore con il display a colori ma e' un mio difetto dato che il software permette di farlo (la GUI sotto Windows presente questa opzione che non e' presente nella versione nei repository Debian)
Come emulatore esiste anche Mini VMac che pero' non e' disponibile nei repository Debian e che e' indirizzato all'emulazione dei modelli piu' vecchi del tipo 68000 (niente PPC) in particolare di un Mac Plus 4 Mb . Si puo' scaricare direttamente il file eseguibile da questo link.
Per funzionare il programma ha bisogno di una Rom che deve essere denominata come vMac.ROM e che deve risiedere nella stessa directory dell'eseguibile.
Una volta avviato il programma si presenta la schermata con l'Happy Mac e poi l'icona del Floppy con il punto interrogativo. Si deve quindi con il drag&drop trascinare sulla finestra dell'emulatore il file immagine del System e quello del disco fisso vuoto (si trovano delle immagini di vario taglio nel file blank.zip)