Adesso mi sono rimesso a studiare il problema con un po' piu' di attenzione.
Con poca fatica ho scoperto che il prxy aziendale e' uno Squid che di default tiene aperte queste porte
L'intuizione di usare la porta 443 per configurare un server SSH esterno come ponte era giusta ma mancavano un po' di dettagli.
Prima di tutto ho scoperto che un server SSH su Linux puo' essere messo in ascolto su piu' porte..basta aggiungere nella configurazione del demone SSHD /etc/ssh/sshd_config una porta aggiuntiva alla 22 (altrimenti tutti gli altri servizi gia' attivi li perdevo) ovvero la 443
Port 22
Port 443
si ricarica la configurazione ed il server SSH risponde alle due porte (ovviamente il web server non ha la necessita' di https)
la macchina di ufficio e' un Windows e di solito uso Putty. Si deve configurare oltre alla connessione anche il proxy spuntando HTTP ed inserendo IP e porta del proxy
e come direbbe Joe Dalton ... LIBERO!!