venerdì 22 agosto 2014

Sensore di retromarcia su Fiat QUBO

Mi sono comprato per una venticinquina di euro un sensore per parcheggiare (non ho ancora preso le misure del QUBO) di seguito viene descritto come montarlo



Dato che il sensore si deve attivare in retromarcia e non essendoci informazioni di un connettore speciale ho deciso di collegare l'alimentazione del sensore sulla lampada posteriore di retromarcia
Il faro posteriore si toglie svitando due viti e sfilando il gruppo ottico


A questo punto si accede al connettore

Munito di tester ho identificato il cavo di massa (e' quello nero di maggiore spessore) ed il cavo della lampada della retromarcia che e' identificato dal colore grigio-verde. Il problema e' fare una connessione elettrica stabile. Il connettore e' difficile da smontare ma ho trovato che c'e' un linguetta che blocca tutti i connettori, se si alza si accede alla parte metallica dei connettori e si puo' bloccare il filo con la stessa linguetta una volta rimessa a posto


Per passare il cavo all'interno ho passato l'alimentazione nello scatolare e smontando la cassa dello stereo per accedere all'interno

E questo il montaggio definitivo prima di richiudere il faro


Per non fare buchi nel paraurti i sensori sono stati montati su una barra in plastica avvitata con la targa



mercoledì 20 agosto 2014

Freenas su Virtualbox

Per fare qualche prova con FreeNas, non avendo a disposizione una macchina fisica su cui provarlo, ho deciso di virtualizzarlo ed ho visto che non e' poi cosi' banale

Per prima cosa,visto che FreeNas e' basato su BSD, si deve impostare il sistema operativo
Attenzione: ho provato ad installare la versione a 64 bit ma in fase di boot (dopo l'installazione) andava in kernel panic per cui e' stata impiegata la versione a 32 bit 


I dettagli della configurazione sono
Ram almeno 4 Gb per usare ZFS
Scheda di rete in bridge

Ho provato anche a creare due dischi fissi (uno per FreeNas e l'altro per i dati) ma all'interno di Virtualbox viene visto solo il disco di boot

Al termine del boot, nella finestra di shell, viene visualizzato l'indirizzo a cui connettersi con il browser per l'amministrazione

WebAdmin di FreeNas
al primo login si deve scegliere la password dell'amministratore (root)
Shell di FreeNas


Dopo aver seguito le istruzioni a questo link ed aver creato un Volume attivo ed un Dataset, dopo aver creato un utente e messo il disco in condivisione, questo compare nella lista delle cartelle condivise





martedì 19 agosto 2014

IBM X3550/7978 per Proxmox

Per un costo tutto sommato accettabile (130 euro) mi sono comprato un server IBM X3550/7978 in formato 1U con un  quadcore xeon ed 8 giga di ram per giocare con Proxmox

L'acquisto e' stato necessario perche' l'altra macchina da rack disponibile era un vecchio IServer (sempre IBM) piu' o meno anno 2003-2004 con processori Xeon ma purtroppo a 32 bit e quindi non utili a far girare Proxmox




IptabLes IptabLex Trojan e Apache 2

Qualche giorno fa sono stato contattato da un amico perche' il suo server aveva genericamente dei problemi intermittenti sulla rete. Premettendo che non faccio piu' il sistemista Linux da una decina d'anni ho provato in ogni caso ad dare un'cchiata

La macchina era stata dichiarata per essere una Debian ma in realta' aveva installato una Ubuntu Server  11.04 base e la macchina sostanzialmente non era mai stata gestita. I primi problemi sono nell'ordine

  1. apt-get non funzionante quindi impossibile fare gli aggiornamenti di sistema. Peraltro apt-get update (nel caso avesse funzionato) mostrava la necessita' di aggiornare le libc 
  2. non era installato il sistema build-essential quindi era impossibile anche installare programmi da sorgenti
  3. la macchina aveva solo l'utente root e l'utente di lavoro entrambi con la medesima banale password
  4. erano esposti senza filtri i servizi sulla porta 22 (SSH permetteva anche il login da root), porta 80 (Apache)  3306 (Mysql) e 21 (FTP)
Eseguendo un iftop la banda era quasi tutta saturata da un traffico in uscita di diverse Megabit su porta 80 verso akamai (un noto servizio olandese a cui si appoggiano su cui si appoggiano praticamente tutti i grandi nomi da Microsoft, Apple, Adobe....), ed un paio di siti cinesi



il primo sito cinese ad una scansione con nmap non dava particolari informazioni mentre il secondo (14.17.x.x) mostrava aperte tutte le seguenti porte (7,9,13,21,22,23,25,26,37,53,79,80,81,88,106,110,111,113,119,135,139,143,144,179 e cosi' via). In pratica il secondo indirizzo sembra essere un honeypot...strano...

usando rootkit hunter non e' stato mostrato niente di strano (tutti i controlli passati)
Memore di un paio di attacchi di 10 anni prima ho provato a cercare delle directory triplo punto (...) in cui erano nascosti file sospetti ma niente. Anche l'occupazione dello spazio disco non mostrava niente di anomalo (ero abituato ad attacchi che installano degli ftp pirata per cercavo l'eventuale directory di upload/download)

Frugando meglio con netstat (netstat -tulpn) mi sono saltate subito all'occhio le chiamate di iptables (vedi immagine sottostante)

ancora di piu' mi e' saltata subito all'occhio la grafia. Non si trattava del normale comando iptables ma di IptabLes (notare le maiuscole!!). in pratica era stato installato un programma da un nome simile ad un legittimo comando nella speranza di nascondersi 



Da qui e' partita una breve ricerca che mi ha portato a questo link dove e' spiegato come questo sia un trojan che si installa usando una vulnerabilita' zero day legata ad Apache 2 (il messaggio e' datato maggio 2013)

Leggendo le istruzioni ho trovato i file ospite esattamente dove erano indicati dalla guida
In sostanza il server era usato per effettuare attacchi DDOS verso siti cinesi e verso Akamai 
Una analisi completa del programma e' riportata da questo link dove si suppone l'origine cinese 

Giusto per vedere se potevo guadagnare un po' di tempo in attesa di mettere su un nuovo server ho provato a killare il programma a mano ed a rimuovere i programmi IptabLes e IptabLex ma il mattino successivo il trojan era di nuovo al suo posto (non avendo potuto aggiornare Apache la macchina era rimasta vulnerabile e probabilmente gli attacchi sono automatizzati)

Sostituzione di batteria di MacBook A1286 Mid 2009

Mi sono trovato a dover cambiare una batteria da un MacBook A1286 Mid 2009 ed ho dovuto ad imparare a mie spese come funzionano i nomi dei computer per Apple

Dopo aver acquistato su Amazon una batteria per A1286 mi sono apprestato a sostituirla quando ho visto che i connettori (non le dimensioni) non erano coincidenti tra l'originale ed il pezzo di ricambio


Di fatto con il codice a1286 non e' indicato un computer ma una intera famiglia di MacBook prodotti nell'arco di diversi anni. In particolare nel 2009 la batteria impiegata e' identificata dal codice A1321 mentre i successivi modelli sono passati alla batteria A1382 (ovviamente non compatibile con la precedente)


Una volta arrivato il ricambio giusto l'apertura del portatile e' semplice perche' basta svitare tutte le viti sul retro (attenzione, tre viti sono diverse da tutte le altre e sono poste sul posteriore in corrispondenza delle aperture di raffreddamento). La batteria sembra essere stata bloccata da ulteriori due viti (ci sono le asole) ma sul  modello a me arrivato queste viti non sono presenti forse per precedenti manutenzioni
La sostituzione e' banale e richiede meno di un quarto d'ora

Collezione di processori (2)


Sono stati aggiunti altri 7 processori alla mia collezione
Particolarmente interessanti (perche' piuttosto rari) i Pentium Pro


mercoledì 6 agosto 2014

Selinux e Apache su CentOs

Cercando di far funzionare l''uploader di JQuery mi sono trovato in un comportamento strano che non era giustificato dai permessi sui file e sulle directory. Nonostate tutti i permessi del file system fossero corretti non veniva scritto niente sul disco del server. Il sospetto e' ricaduto immediatamente su Selinux





questo lo stato (ovvero attivo)

sestatus
----------------------------------------------------------------------
SELinux status:                 enabled
SELinuxfs mount:                /sys/fs/selinux
SELinux root directory:         /etc/selinux
Loaded policy name:             targeted
Current mode:                   enforcing
Mode from config file:          enforcing
Policy MLS status:              enabled
Policy deny_unknown status:     allowed
Max kernel policy version:      28
----------------------------------------------------------------------

se disattivo temporaneamente tutto Selinux i file vengono salvati nella cartella di upload
setenforce 0

non ho voglia pero' di disabilitare tutto Selinux e lo riattivo
setenforce 1

una occhiata con il seguente comando mostra i permessi di scrittura negati al demone http
aureport --avc | tail 
----------------------------------------------------------------------
18. 06/08/2014 14:01:01 ? system_u:system_r:init_t:s0 0 (null) (null) (null) unset 535
19. 06/08/2014 14:01:08 httpd system_u:system_r:httpd_t:s0 2 dir write unconfined_u:object_r:httpd_sys_content_t:s0 denied 540
20. 06/08/2014 14:01:52 httpd system_u:system_r:httpd_t:s0 2 dir write unconfined_u:object_r:httpd_sys_content_t:s0 denied 542
21. 06/08/2014 14:02:15 httpd system_u:system_r:httpd_t:s0 2 dir write unconfined_u:object_r:httpd_sys_content_t:s0 denied 544
22. 06/08/2014 14:02:15 httpd system_u:system_r:httpd_t:s0 2 dir add_name unconfined_u:object_r:httpd_sys_content_t:s0 denied 544
23. 06/08/2014 14:02:15 httpd system_u:system_r:httpd_t:s0 2 file create system_u:object_r:httpd_sys_content_t:s0 denied 544
24. 06/08/2014 14:02:15 httpd system_u:system_r:httpd_t:s0 2 file write system_u:object_r:httpd_sys_content_t:s0 denied 544
----------------------------------------------------------------------

per avere qualche suggerimento ho usato

grep httpd_sys_content /var/log/audit/audit.log | audit2allow
----------------------------------------------------------------------
#============= httpd_t ==============
allow httpd_t httpd_sys_content_t:dir { write add_name };
allow httpd_t httpd_sys_content_t:file { write create setattr };
----------------------------------------------------------------------
che indica di abilitare in scrittura httpd

girando un po' per Google e' consigliato di abilitare i seguenti comandi selinux nel caso che sviluppino webapp

setsebool -P httpd_enable_cgi on
setsebool -P httpd_unified on
setsebool -P httpd_builtin_scripting on

a questo punto l'uploader funziona con Selinux attivato

altrimenti il metodo proposto sul wiki di Selinux e' il seguente

grep httpd _sys_content /var/log/audit/audit.log | audit2allow -M apache_selinux
semodule -i apache_selinux.pp

Opencv camera calibration in cpp

Oltre che con uno script Python come visto qui la calibrazione della camera si puo' fare anche con il programma in CPP Questo il proce...