Il Mac parte tranquillamente da una normale Ubuntu Live 16.04.03 mettendo la penna USB e premendo il tasto Option al boot.
Invece di fare partire l'installer ho lanciato GParted (che e' compreso nella live) per ridurre la dimensione della partizione OSX e lasciare posto a Ubuntu creando le due partizioni di root e di swap. A questo punto si lancia l'installer e fa tutto in automatico...anche troppo...infatti quando ho visto che installava Grub senza chiedermi niente ho capito di essere nei guai.
Al riavvio successivo infatti e' partita in automatico Ubuntu senza possibilita' di scegliere Linux...attimo di panico e riavvio premendo il tasto Option ha fatto vedere la partizione MacOsx
E' arrivato il momento di aggiungere rEFInd, il boot manager, ma prima dovevo disabilitare SIP (crutil disable), operazione di effettua dalla modalita' Recovery di Mac....tranne per il fatto che il computer non ne voleva sapere di Command+R. Ho scoperto dopo un po' di prove che priva dovevo selezionare la partizione Mac con Option e poi dare Command+R per entrare in Recovery
Fatto cio' ed montato rEFInd l'ultimo problema e' stato quello di configurare la scheda WiFi di Ubuntu con
sudo apt-get update
sudo apt-get install firmware-b43-installer
mancherebbe da settare la retroilluminazione della tastiera ma per questo dettaglio c'e' tempo
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