venerdì 6 dicembre 2013

Speech To Text in Android

La funzione SpeechToText e' compresa nelle API di Android e permette di parlare al microfono del telefono e ricevere in risposta la stringa di quanto e' stato detto. Possono essere quindi implementati dei comandi vocali associati all'evento ed alla stringa pronunciata



Per provare questo sistema e' stata creata, sulla base una semplice applicazione basata sull'esempio a questo link

L'implementazione e' molto semplice ma ci sono un paio di dettagli non trascurabili
1) Non tutti i telefoni sono abilitati al SpeechToText (per esempio il Samsung Next Turbo GT-5570i non ha questa funzione mentre il Nexus S si'...francamente non riesco a capire il motivo della differenza)

2) La funzione Speech To Text ricalca il modo di lavorare di Siri per Apple. L'elaborazione non avviene in locale ma il file audio viene mandato ai server di Google che lo elaborano e rimandano indietro la stringa del risultato


di seguito il codice

MainActivity.java
---------------------------------------------------------
package com.luca.innocenti.texttospeech;

import java.util.ArrayList;

import android.os.Bundle;
import android.app.Activity;
import android.content.ActivityNotFoundException;
import android.content.Intent;
import android.speech.RecognizerIntent;
import android.view.Menu;
import android.view.View;
import android.widget.Button;
import android.widget.TextView;
import android.widget.Toast;


public class MainActivity extends Activity {

protected static final int RESULT_SPEECH = 1;
private TextView testo;
private Button pulsante;

@Override
protected void onCreate(Bundle savedInstanceState) {
super.onCreate(savedInstanceState);
setContentView(R.layout.activity_main);

testo = (TextView) findViewById(R.id.textView1);
pulsante = (Button) findViewById(R.id.button1);

pulsante.setOnClickListener(new View.OnClickListener() {

            @Override
            public void onClick(View v) {

                Intent intent = new Intent(RecognizerIntent.ACTION_RECOGNIZE_SPEECH);

                intent.putExtra(RecognizerIntent.EXTRA_LANGUAGE_MODEL,       RecognizerIntent.LANGUAGE_MODEL_FREE_FORM);
                intent.putExtra(RecognizerIntent.EXTRA_LANGUAGE_MODEL, "it-IT");

                try {
                    startActivityForResult(intent, RESULT_SPEECH);
                    testo.setText("-------");
                } catch (ActivityNotFoundException a) {
                    Toast t = Toast.makeText(getApplicationContext(),"Speech to Text non disponibile su questo telefono",
                            Toast.LENGTH_SHORT);
                    t.show();
                }
            }
        });
}


@Override
   protected void onActivityResult(int requestCode, int resultCode, Intent data) {
       super.onActivityResult(requestCode, resultCode, data);
 
       switch (requestCode) {
       case RESULT_SPEECH: {
           if (resultCode == RESULT_OK && null != data) {
 
               ArrayList<String> text = data
                       .getStringArrayListExtra(RecognizerIntent.EXTRA_RESULTS);
 
               testo.setText(text.get(0));
           }
           break;
       }
 
       }
   }

@Override
public boolean onCreateOptionsMenu(Menu menu) {
// Inflate the menu; this adds items to the action bar if it is present.
getMenuInflater().inflate(R.menu.main, menu);
return true;
}

}
---------------------------------------------------------
activity_main.xml
---------------------------------------------------------
<RelativeLayout xmlns:android="http://schemas.android.com/apk/res/android"
    xmlns:tools="http://schemas.android.com/tools"
    android:layout_width="match_parent"
    android:layout_height="match_parent"
    android:paddingBottom="@dimen/activity_vertical_margin"
    android:paddingLeft="@dimen/activity_horizontal_margin"
    android:paddingRight="@dimen/activity_horizontal_margin"
    android:paddingTop="@dimen/activity_vertical_margin"
    tools:context=".MainActivity" >

    <Button
        android:id="@+id/button1"
        android:layout_width="wrap_content"
        android:layout_height="wrap_content"
        android:layout_alignParentTop="true"
        android:layout_centerHorizontal="true"
        android:layout_marginTop="28dp"
        android:text="Push to Talk" />

    <TextView
        android:id="@+id/textView1"
        android:layout_width="wrap_content"
        android:layout_height="wrap_content"
        android:layout_below="@+id/button1"
        android:layout_centerHorizontal="true"
        android:layout_marginTop="80dp"
        android:text="--------" />

</RelativeLayout>

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Plotly

update : https://debiaonoldcomputers.blogspot.com/2024/11/update-plotly-dash-csv.html

Vista la pubblicita' di questi ultimi tempi ho voluto provare il servizio di grafici online Plotly come possibile alternativa a Xively

Vi sono API per numerosi linguaggi ma per semplicita' ho preferito usare Python

Prima di iniziare a scrivere il codice si deve importare la libreria Python per Plotly mediante il comando

pip install plotly
una volta autenticati con Plotly (anche mediante account Google o Facebook) si deve reperire la propria chiave entrando in Settings




si seguito lo script di esempio piu' semplice
Sono da modificare la parte in giallo (attenzione che il nome utente non coincide necessariamente con l'utente di Google... nel caso in cui ci si autentica in questo modo)
------------------------------------
import plotly
py = plotly.plotly(username='LucaInnocenti', key='ifntvfcaa9')

x1 = [1,2,3,10]
y1 = [4,5,6,10]

x2 = [1,2,3]
y2 = [2,10,12]

line1 = {"x": x1,"y": y1, "type":"scatter", "name":"Experiment",
"line":{"color":"rgb(3,78,123)", "width":6, "dash":"dot"},
"marker":{"opacity":1.0,"symbol":"square", "size":12,"color":"rgb(54,144,192)",
"line":{"width":3, "color":"darkblue"}}}

line2 = {"x":x2, "y":y2,"type":"scatter","name":"Control",
"line":{"color":"purple", "width":4, "dash":"dashdot"},
"marker":{"opacity":0.9,"symbol":"cross","size":16,"color":"fuchsia",
"line":{"color":"","width":0}}}

py.plot([line1, line2])
------------------------------------

Una volta che si lancia lo script viene generato un nuovo grafico. Non sembra possibile appendere dei dati ad un grafico gia' esistente creato da un altro script, questo pone dei limiti nel creare grafici incrementali con misure ogni tot secondi per esempio da letture di strumenti

In definitiva, per plottare dati da strumentazione considero superiore Xively

IBook 12.2 A1054

Un nuovo arrivato nella collezione di computer, un IBook A1054 da 12.2 pollici.
Definirlo obsoleto  riduttivo (anche se di fatto e' una macchina con almeno 8 anni di vita perche' la commercializzazione e' finita nel giugno 2005) in quanto dopo 670 cicli di ricarica ha ancora una autonomia di oltre 1 ora di lavoro e la dotazione di oltre 1Gb di ram lo rende idoneo anche per l'ultima Mac Os X che supporta i processori G4 ovvero 10.5.8
Il portatile e' dotato di scheda Airport ma non di Bluetooth (era opzionale su questo modello)
Considerando che e' costato 40 euro, compresa la second skin della Tucano, direi che e' stato un affare
Per la scheda tecnica di dettaglio di questa macchina seguire questo link



MacOs X 10.3 venduto in budle con il computer


giovedì 5 dicembre 2013

IBeacon su Linux, IPhone ed Android

Grazie ad un amico che ha un IPhone ho provato ad usare IBeacon, la tecnologia portata avanti da Apple come anti-RFid, che e' fondamentalmente un sistema di posizionamento indoor (anche se poi puo' essere usato per altri scopi) e di prossimita'

Per prima cosa, per poter utilizzare questo sistema non avendo prodotti recenti Apple, ci si deve dotare un dongle Bluetooth LE (dove LE sta per Low Energy), altrimenti detto Bluetooth 4. In commercio non ne esistono ancora molti e sono ancora meno quelli compatibili con Linux.
La scelta e' caduta su un dongle dotato di chip Broadcom BCM20702 (il costo e' di una quindicina di euro, piu' caro dei normali dongle BT a causa del supporto alle specifiche 4.0)



Questo il log su Linux su come viene riconosciuto il device

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Dec  5 08:01:52 debian-T61 kernel: [ 1296.024095] usb 5-2: new full-speed USB device number 3 using uhci_hcd
Dec  5 08:01:52 debian-T61 kernel: [ 1296.194138] usb 5-2: New USB device found, idVendor=0a5c, idProduct=21e8
Dec  5 08:01:52 debian-T61 kernel: [ 1296.194144] usb 5-2: New USB device strings: Mfr=1, Product=2, SerialNumber=3
Dec  5 08:01:52 debian-T61 kernel: [ 1296.194148] usb 5-2: Product: BCM20702A0
Dec  5 08:01:52 debian-T61 kernel: [ 1296.194151] usb 5-2: Manufacturer: Broadcom Corp
Dec  5 08:01:52 debian-T61 kernel: [ 1296.194155] usb 5-2: SerialNumber: 000272C5DC40
Dec  5 08:01:52 debian-T61 mtp-probe: checking bus 5, device 3: "/sys/devices/pci0000:00/0000:00:1d.0/usb5/5-2"
Dec  5 08:01:52 debian-T61 mtp-probe: bus: 5, device: 3 was not an MTP device
-----------------------------------------------------------
Per rendere operativo questo dongle c'e' da fare una piccola modifica
copiando i valori di IdVendor e IdProduct mostrati dal log si deve lanciare il seguente comando

modprobe btusb 
echo "0a5c 21e8" >> /sys/bus/usb/drivers/btusb/new_id
Per poter usare Bluetooth 4 si devono avere le librerie piu' recenti. E' quindi necessario aggiornare il proprio sistema compilando diretttamente da sorgente

apt-get install libusb-dev libdbus-1-dev libglib2.0-dev libudev-dev libical-dev libreadline-dev
wget www.kernel.org/pub/linux/bluetooth/bluez-5.8.tar.xz
unxz bluez-5.11.tar.xz

entrare nella directory 

./configure --disable-systemd
make 
make install

a questo punto le librerie sono installate e si puo' iniziare ad attivare l'IBeacon (ripreso da qui

hcitool -i hci0 cmd 0x08 0x0008 1e 02 01 1a 1a ff 4c 00 02 15 e2 c5 6d b5 df fb 48 d2 b0 60 d0 f5 a7 10 96 e0 00 00 00 00 c5 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00

dove UUID e' UUID E2C56DB5-DFFB-48D2-B060-D0F5A71096E0 ovviamente da cambiare tra i vari dispositivi

hciconfig hci0 leadv 0

Impiegando un IPhone 5 IOs7 e l'applicazione LightBlue si puo' osservare i beacon nelle immediate vicinanze del telefono (in questo caso sono presenti due...il secondo e' il dongle attaccato alla Linux Box)



Per essere onesti durante le prove ogni tanto il segnale del Beacon spariva dal cellulare ed era necessario riconfigurarlo su Linux

Impressioni di uso
Il sistema puo' essere interessante ma e' un po' limitato.
Di fatto l'IBeacon non trasporta informazioni al di la' di quella del proprio UUID e la stringa del device.
Non si possono mandare messagi di Push e non si possono gestire eventi su dispositivi mobili.
Per fare in modo che il device mobile interagisca con l'IBeacon e' necessario scrivere una propria applicazione che, per esempio, quando il segnale del beacon e' sufficientemente prossimo (ovvero l'utente e' vicino al beacon) genera un evento come mostrare le informazioni di cio' a cui siamo prossimi (per esempio un quadro in un museo od le caratteristiche di un prodotto in una vetrina)

Fluttuazione dei valori ADC su Arduino 2009

Dopo aver effettuato le misure della cella di carico con un multimetro (vedi questo post) quest'ultimo e' stato sostituito da una Arduino con lettura diretta sulla porta analogica su A0

Nel corso delle misure per la calibrazione della cella di carico e' stato osservato che, anche se i dati del multimetro indicavano una tensione costante, le misure effettuate la lettura di una porta analogica di una Arduino 2009 erano fluttuanti

Nel grafico sottostante si puo' vedere il comportamento di una misura reale di tensione costante (nei limiti dei millivolt) derivante dalla cella di carico

come si osserva le misure oscillano attorno al valore medio di 82 unita' con picchi di +/- 6 unita'

Considerando tutta la curva di taratura si evidenzia che

Curva di taratura cella di carico amplificata INA125p con Arduino

Curva di taratura cella di carico amplificata INA125p con multimetro

Come si vede chiaramente leggere i dati con Arduino degrada in modo sensibile il coefficiente di correlazione (anche se poi per gli scopi previsti non e' cosi' importante)

Dalla scheda tecnica del ATMega328 si ricava che l'errore sull'ADC e' +/- 2.5 unita' sulla lettura.
Da dove viene il rimanente errore??

Leggendo su Internet le fonti di errore possono essere:
1) fluttuazioni sull'alimentazione del circuito: suggerimento consigliato mettere un condensatore tra VCC e GND (gia' fatto nel circuito quindi questo fattore e' da non considerarsi

2) fluttuazione sull'alimentazione dell'Arduino mediante USB: questo sito indica un errore sull'alimentazione pari al 3-5% con alimentazione dell'Arduino via USB. Visto che il riferimento per l'ACD e' data dall'alimentazione e' chiaro quanto possa essere influente questo aspetto.

Per verificare questo aspetto ho costruito molto semplice basato su  un potenziometro usando la stessa scheda impiegata per calibrare la cella di carico

La tensione misurata sul cavo giallo era di 907 mV
Le misure sono state effettuate alimentando l'Arduino sempre via USB una volta connettendo l'alimentatore del portatile ed una volta usando la sola batteria del portatile

Da questa prova si vede chiaramente che l'alimentazione via USB della scheda puo' influire sulle misure ma non in modo cosi' netto come nella prova con la cella di carico (non si vede una chiara periodicita' dei dati e la differenza picco-picco delle misure e' compresa in una unita' e non in 12 come nel caso della cella di carico)

Una possibilita' di valutare e' una interferenza esterna: le misure con il potenziometro sono state fatte a casa mentre le misure con la cella di carico sono state effettuate ad Arcetri presso il laboratorio di geotecnica. Quando facevo il laboratorio di misure elettromagnetiche a Fisica (sempre ad Arcetri) si notavano delle interferenze a causa del ponte radio della vicina stazione di polizia...e' comunque da studiare meglio e verificare



mercoledì 4 dicembre 2013

Instrumentation Amplifier (AD623) per Arduino e cella di carico

Per confronto con il precedente post e' stato provato ad usare un Instrumentation Amplifier differente ovvero l'AD623

Le differenze sono relative ad un minor numero di connessione ed all'uso di una resistenza Rg dell'ordine del KOhm (nel caso in esame il valore di Rg e' stato settato a 158 Ohm)



Nel dettaglio i collegamenti sono i seguente

Pin 1 : a potenzionemetro da 4.7 KOhm settato a 1 KOhm. Collegato a Pin 8
Pin 2 : Segnale ingresso negativo
Pin 3 : Segnale ingresso positivo
Pin 4 : GND
Pin 5 : GND
Pin 6 : Segnale uscita amplificato
Pin 7 : VCC
Pin 8 : vedi Pin 1




Ed ecco il circuito reale. Come nel caso precendete la foto e' stata fatta con il circuito e Arduino alimentate esternamente mediante i canali della breadboard. Il circuito realizzato con Fritzing e' da intendersi con l'Arduino alimentata via USB che a sua volta alimenta AD623


La curva di calibrazione della cella di carico e' sintetizzato nel grafico sotto riportato
I pesi sono variati da circa 250 gr a 21 Kg


la retta riporta una sensibilita' di 6gr/mV con una buona linearita'


Instrumentation Amplifier (INA125P) per Arduino e cella di carico

Partendo dalla sfortunata esperienza dell'uso di LM358 per amplificare il segnale della cella di carico e' stato ripensato e sostituito il componente di amplificazione utilizzando un integrato INA125P che fa parte della classe degli Instrumentation Amplifier (da Wikipedia si puo' vedere nel dettaglio come sono fatti all'interno questi componenti)



Piu' nel dettaglio

Pin 1 INA125P : VCC
Pin 2  INA125P : VCC
Pin 3  INA125P : GND
Pin 4  INA125P : collegato con con Pin 15
Pin 5  INA125P : GND
Pin6  INA125P : Segnale ingresso +
Pin7  INA125P : Segnale ingresso -
Pin8  INA125P : Collegato con una resistenza di 10 Ohm (potenziometro da 100 Ohm) a Pin 9
Pin9  INA125P : Vedi Pin 8
Pin10  INA125P : Collegato con Pin11
Pin11  INA125P : Segnale amplificato in uscita


ed ecco la foto del circuito su breadboard (c'e' una piccola differenza tra lo schema Fritzing e quello della foto: l'alimentazione nel primo caso e' presa da Arduino mentre nel secondo sia Arduino che il circuito sono alimentazioni esternamente tramite batteria a 9 V mediante breadboard....nella calibrazione sottostante e' la stata usata la prima configurazione)
Nel caso in esame il valore di Rg e' stato settato a 45 Ohm



Il tavolo di laboratorio. La cella di carico e' coperta dai pesi da geotecnica all'estrema destra


Ed alla fine la curva di calibrazione con plottati il peso contro i volt


La curva e' stata eseguita in entrambi i sensi (carico e scarico) ma dato che i dati erano identici e' stata riportata solo la fase di carico. Si osserva la netta linearita' della risposta e una ottima stabilita' delle misure
Di fatto il gradiente e' circa 1mV ogni 5gr



Debugger integrato ESP32S3

Aggiornamento In realta' il Jtag USB funziona anche sui moduli cinesi Il problema risiede  nell'ID USB della porta Jtag. Nel modulo...