lunedì 1 giugno 2015

Planet Trails con uno smartphone

In attesa di riprendere la ISS al passaggio del 1° Giugno, ho provato a sostituire la digitale  reflex con il telefonino per riprendere Giove e Venere

Le fotografie sono state riprese dalle 21.47 alle 23.00 del 29/05/2015 con il programma Android Camera FV - 5 con una foto al minuto con un tempo di apertura di 10 secondi

Piu' in alto Giove, piu' luminoso ed in basso Venere

Le foto sono state unite mediante il programma StarTrail
Le tracce sono state registrate ma si vede chiaramente l'assenza delle stelle. Confrontando con il programma Stellarium, Giove e Venere erano gli unici oggetti ripresi con magnitudo negativa



Questa l'animazione (osservando attentamente si osserva anche il passaggio di un aereo)


Considerando che il passaggio della ISS e' previsto per 22:30 del 1° Giugno con una magnitudo -3.6 sara' possibile filmarla con il telefono ma ci si puo' scordare si fotografare oggetti con magntudo inferiore a -1 (quindi non si possono fotografare le stelle)

venerdì 29 maggio 2015

2 Nic su Centos 7

Alcune volte puo' essere comodo avere installate due schede di rete, una con indirizzo pubblico ed una con indirizzo di rete interna.

Su Centos la gestione di una scheda aggiuntiva non e' proprio immediata come su altre distribuzioni, a partire dal nome delle interfacce

Dopo aver installato la scheda si procede montato il modulo corrispondente e si digita ifconfig
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enp0s29u1u4: flags=4163<UP,BROADCAST,RUNNING,MULTICAST>  mtu 1500
        inet 10.1.1.238  netmask 255.255.255.0  broadcast 10.1.1.255
        inet6 fe80::21f:5bff:feff:272e  prefixlen 64  scopeid 0x20<link>
        ether 00:1f:5b:ff:27:2e  txqueuelen 1000  (Ethernet)
        RX packets 513511  bytes 486606241 (464.0 MiB)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 0  bytes 39723 (38.7 KiB)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

enp3s0: flags=4163<UP,BROADCAST,RUNNING,MULTICAST>  mtu 1500
        inet xxx.xxx.xxx.xxx  netmask 255.255.255.0  broadcast xxx.xxx.xxx.xxx
        inet6 fe80::76d0:2bff:fe33:1b57  prefixlen 64  scopeid 0x20<link>
        ether 74:d0:2b:33:1b:57  txqueuelen 1000  (Ethernet)
        RX packets 40416982  bytes 21343890651 (19.8 GiB)
        RX errors 0  dropped 9381  overruns 0  frame 0
        TX packets 44936717  bytes 45611506292 (42.4 GiB)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

lo: flags=73<UP,LOOPBACK,RUNNING>  mtu 65536
        inet 127.0.0.1  netmask 255.0.0.0
        inet6 ::1  prefixlen 128  scopeid 0x10<host>
        loop  txqueuelen 0  (Local Loopback)
        RX packets 3209  bytes 330370 (322.6 KiB)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 3209  bytes 330370 (322.6 KiB)

        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0
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l'interfaccia enp3s0' e' quella che e' stata configurata in automatico durante l'installazione mentre la enp0s29u1u4 e' quella aggiunta in un secondo momento. Ci si deve annotare il MAC Address della nuova scheda.

Si va quindi nella directory /etc/sysconfig/network-scripts/ e si duplica il file ifcfg-enp3s0 su un nuovo file ifcfg-enp0s29u1u4 (da notare che il nome corrisponde all'dentificativo di ifconfig)
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TYPE=Ethernet
BOOTPROTO=static
IPV4_FAILURE_FATAL=no
IPV6INIT=yes
IPV6_AUTOCONF=yes
IPV6_FAILURE_FATAL=no
NAME=enp0s29u1u4
ONBOOT=yes
IPADDR0=10.1.1.238
PREFIX0=24
IPV6_PEERDNS=yes
HWADDR=00:1f:5b:ff:27:2e

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si inserisce in HWADDR il valore copiato da ifconfig e si elimina il gateway

si rilancia la rete con il comando
systemctl restart network.service

Puo' essere utile mettere in ascolto il demone SSH su entrambe le interfacce di rete (sia quella interna che quella esterna). Per fare cio' si edita il file /etc/ssh/sshd_config impostante il ListenAddress a 0.0.0.0 (che equivale a tutti gli indirizzi IP impostati sulla macchina)

il server SSH si aggiorna con 
systemctl restart sshd.service

giovedì 28 maggio 2015

Hack a keyboard

Hack nel senso di migliorare....
Sto lavorando ad un progetto per modificare una tastiera Usb per renderla un footswitch per cambiare pagina su uno spartito elettronico di MuseScore (cio' non mi rendera' sicuramente un miglior musicista ma sicuramente piu' geek)


L'elettronica di una tastiera USB e' molto ridotta ed e' concentrata sullo su una schedina, il resto e' solo una matrice di fili per arrivare alla posizione dei tasti.
Il connettore e' di tipo a 26 piste divise in due sezioni da 13. Cortocircuitando una coppia di pista si simula la pressione di un tasto


Le tastiere generano di solito un codice di scansione per i tasti standard e due codici di scansione per i tasti speciali (per esempio i tasti di espansione aggiungono il codice 224 mentre il tastierino numerico ha come predecessore il codice 0)


A me interessava cercare la combinazione PageUp e PageDown.
Cosi' mediante il seguente programmino in Python mi sono messo a cortocircuitare coppie di piste e trascrivere su una griglia il risultato
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from msvcrt import getch
import sys
z_old = "a"
while True:
    z = getch()
    # escape key to exit
    if ord(z) == 27:
        break
    if (z != z_old):
        print ord(z)
        sys.stdout.flush()
        z_old = z
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Con una buona dose di fortuna ho trovato quasi subito la combinazione giusta
13/18 : PageUp
13/19 : PageDown

mercoledì 27 maggio 2015

Centos e Debian su Lenovo X200T

Un po' come sfizio (visto il basso costo) mi sono comprato un Lenovo X200T, un portatile convertibile ovvero con la possibilita' di rovesciare il monitor e di usarlo tipo tablet.


Lo schermo e' dotato di un digitalizzatore Wacom da usare mediante penna (non e' un touchscreen che riconosce il tocco delle dita)

Il portatile mi e' arrivato privo di sistema operativo e per non impazzire troppo con Linux ed in digitalizzatore Wacom ho provato ad installare Ubuntu perche' ricordavo che nelle configurazioni di sistema era presente la configurazione di Wacom....ma senza successo.
Al contrario Centos  7 e Debian 8 riconoscono al volo il digitizer (Centos 7 in particolare riconosce tutto l'hardware, wifi compreso, senza dover effettuare ulteriori configurazioni..ma per comodita' ho installato Debian)

Un po' di configurazioni per l'uso in modalita' tablet

1) al login si puo' aprire la tastiera virtuale per inserire la password



2) nel DE si puo' installare una tastiera virtuale come florence




3) con la modalita' tablet si puo' tenere il computer in modalita' landscape o portrait. La rotazione delle schermo puo' essere fatta con il comando

xrandr -o left (landscape)
xrandr -o normal (portratit)

cosi' facendo si ruota lo schermo ma non si ruota il sistema di riferimento del puntatore. Per questo motivo si deve eseguire il seguente comando ad ogni rotazione

xsetwacom set "Wacom Serial Penabled 1FG Touchscreen stylus" rotate ccw

per tornare al settaggio normale del mouse
xsetwacom set "Wacom Serial Penabled 1FG Touchscreen stylus" rotate none

ovviamente non funzionano di default i tasti per la rotazione dello schermo ma si puo' creare una combinazione di tasti che, mediante xbindkeys, permette di effettuare questa operazione.

Una volta installato xbindkeys si lancia
xbindkeys -k

si preme la combinazione preferita, si copiano le tre righe di testo che devono essere inserite .xbindkeys nella propria home. Nel mio caso ho inserito le combinazione CTRL+ALT+z per ruotare lo schermo in formato tablet e CTL+ALT+a per riportarlo in modalita' desktop
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"/home/luca/rotazione.sh"
    m:0xc + c:52
    Control+Alt + z

"/home/luca/no_rotazione.sh"
    m:0xc + c:38
    Control+Alt + a
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lo script di rotazione e' il seguente
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xrandr -o left
xsetwacom set "Wacom Serial Penabled 1FG Touchscreen stylus" rotate ccw
-----------------------------------------------------
mentre quello che riprstina lo schermo e'
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xrandr -o normale
xsetwacom set "Wacom Serial Penabled 1FG Touchscreen stylus" rotate none
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martedì 26 maggio 2015

DIY Puzzle Mac

Un portatile Mac e' stato vittima di un incidente stradale (e' caduto da una moto in corsa ed e' stato schiaccciato da diverse macchine)...ovviamente il display e' stato immediatamente distrutto ma i pezzi interni al case unibody (rivelatosi molto resistente) ne sono usciti sostanzialmente integri

dato che ormai erano sostanzialmente inutilizzabili, se non come parti di ricambio, me li hanno prestati per vedere se era possibile ricostruire un pc Mac funzionante


In sostanza i pezzi recuperati sono stati la scheda madre, la matrice della tastiera, la flat dell'hard disk (il disco originario SSD e' stato subito cannibalizzato), il trackpad e l'altoparlante di sinistra con relativa flat

la scheda e' all'interno della scatola bianca al di sotto della tastiera


i pezzi sono stati racchiusi tra due pezzi di legno (case artiginale), il segnale video e' stato preso dalla thunderbolt mediante un adattore, e' stato inserito un hard disk tradizionale ed e' stata collegata una tastiera/mouse della Logitech sulla porta usb (purtroppo iil modulo wifi/bluetooth del portatile erano alloggiati in uno spigolo del case e mi sono arrivati).. il trackpad non e'  stato montato

E' da notare che oltre alla tastiera USB ho dovuto montare anche la tastiera originale (o meglio quello che ne rimane) perche' il pulsante di accensione del Mac (un diaframma a bolla) e' presente solo sulla tastiera



Una volta finito il montaggio e' stato il momento di preparare il disco per installare Mac Os X.
Per fare cio' da App Store si deve scaricare l'installer di Yosemite. Dopo 5 e passa gigabyte si apre in automatico l'installer ma non si deve fare niente. L'installer si autocancella per cui e' consigliabile copiarlo dalla cartella Applicazioni per esempio su Desktop per poterlo usare se qualcosa va male. Senza chiudere l'installer si deve usare DiskMakerX4b4 ed un pen drive USB da 8 Gb per creare una unita' di avvio

Messi insieme tutti i pezzi e' partita l'installazione che e' andata a buon fine



Come si vede la scheda madre apparteneva ad un MacBook Pro 5,5 (13 pollici mid 2009) A1278


L'unico appunto e' che il sistema dopo aver effettuato lo shutdown deve essere disconnesso dal connettore magsafe per poi potersi riavviare


giovedì 21 maggio 2015

Flashare il firmware ad un aliante

Come programmatore non avrei mai pensato di dover appoggiare il portatile su un'ala per cambiare il firmware ad un sistema anti-collisione di un aliante.


Giusto come indicazione non credo che affiderei la mia sicurezza ad un sistema (come quello che ho aggiornato) che:
  1. funziona solo se aggiorni il firmware entro una certa data
  2. funziona solo se anche gli altri alianti possiedono la stessa versione di firmware
  3. si puo' aggiornare solo usando il proprio software proprietario (e' una trasmissione seriale ma non sono dati i parametri per cui o si usa l'applicazione proprietaria Windows o niente da fare)

Il sistema anti-collisione e' la scatola rossa





Salvare uno stream radio su file con Audacity

Oggi un amico ha tenuto una intervista radiofonica presso una radio locale che trasmetteva anche in streaming. Per salvare l'audio della trasmissione era necessario dirotta il flusso dalla scheda audio verso gli altoparlanti verso un file, cosa effettuabile con Audacity.
Il programma usato per leggere lo stream e' stato VLC

La procedura e' leggermente differente in Mac e Windows

MAC
Si deve prima andare in Preferenze di Sistema/ Suono. Nel tab Uscita si deve selezionare Soundflower (2ch) ed nel tab Effetti Sonori/Riproduci effetti audio mediante Soundflower (2ch)

A questo punto non si sentira' piu' nessun suono dagli altoparlanti ma aprendo Audacity con input Soundflower (2ch) e mandando in registrazione Audacity si osserva lo stream catturato

Windows
Su questa piattaforma la cosa e' ancora piu' semplice perche' basta impostare come sorgente il missaggio della scheda audio. Si potra' inoltre ascoltare in diretta la registrazione mentre viene effettuata









Debugger integrato ESP32S3

Aggiornamento In realta' il Jtag USB funziona anche sui moduli cinesi Il problema risiede  nell'ID USB della porta Jtag. Nel modulo...